L’obesità è una malattia metabolica cronica in costante aumento, caratterizzata da una moltitudine di cause vicendevolmente concatenate e che porta con sè una serie di comorbilità anche potenzialmente fatali come diabete, dislipidemia, ipercolesterolemia, ipertensione, patologie cardiovascolari e persino tumori. Ha inoltre costi sociali molto alti. Per questi
motivi è importante curarla: anche un lieve miglioramento, con una perdita del 10-15% del peso corporeo, abbassa notevolmente il rischio di comorbilità e di mortalità.
I farmaci per la terapia dell’obesità possono essere prescritti esclusivamente da un medico specialista in scienza dell’alimentazione, endocrinologia, cardiologia e medicina interna come supporto ad un cambiamento nella dieta e nello stile di vita, oppure in vista di un intervento bariatrico, per cui è necessario perdere parte del peso in eccesso.
Possono essere utilizzati da pazienti affetti da obesità con Indice di Massa Corporea, o BMI, >30 kg/m2 o BMI>27 kg/m2 in presenza di comorbilità.
In ogni caso l’utilizzo di farmaci va sospeso se dopo 12 settimane non si verifica una perdita di peso di almeno 5% del totale, e il paziente deve sottoporsi ad un continuo monitoraggio da parte del medico specialista per tenere sotto controllo efficacia ed eventuali reazioni avverse.
I farmaci per l’obesità disponibili in Italia sono stati approvati dal Ministero della Sanità, in seguito all’autorizzazione all’immissione in commercio da parte dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e della Food and Drug Administration (FDA) valida in tutta l’Unione Europea, e sono:

Orlistat, un inibitore selettivo della lipasi pancreatica, riduce cioè l’assorbimento dei grassi alimentari del 30% con un aumento della loro escrezione. Tra gli effetti collaterali può avere disturbi gastrointestinali ed un malassorbimento delle vitamine liposolubili.

Liraglutide, un agonista del recettore GLP-1 che diminuisce la sensazione di fame e il desiderio di assumere cibo, aumentando a livello ipotalamico l’invio di segnali di sazietà. Inizialmente si trattava di un farmaco per la terapia del diabete, usato in seguito efficacemente anche per la perdita di peso.

●Un’associazione di due molecole: Naltrexone, un antagonista dei recettori µ oppiacei, e Brupopione, un debole inibitore della dopamina neuronale e della ricaptazione
della norepinefrina. Il farmaco è in grado di ridurre l’appetito e di aumentare il dispendio energetico, intervenendo nel percorso della gratificazione del cibo.

La terapia farmacologica permette una perdita di peso tra 5 e 10% nei primi tre mesi se associata ad un cambiamento nello stile di vita, con un alto profilo in sicurezza ed efficacia.

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